IBIS

IBIS – Improved Biofeedback Integrated System

Che cos’è?

IBIS (Improved Biofeedback Integrated System) è una rieducazione visiva che utilizza un analizzatore all’infrarosso che legge il segnale ottico emergente dalla retina e lo traduce (feedback) in segnale acustico. La luce infrarossa ha una frequenza critica di fusione personalizzata in base all’acuità visiva ed effettua una stimolazione neuronale. Si cerca di attivare così il sistema recettoriale retinico “on/off” con invio alla corteccia visiva che viene così “condizionata”.

Questo fenomeno di condizionamento è legato alla plasticità neuronale, ovvero alla capacità di rimodularsi e riconfigurarsi. Quando i fotorecettori retinici vengono stimolati con patterns luminosi ripetuti, si osserva un fenomeno chiamato “potenziamento a lungo termine” , cioè l’efficienza della risposta delle sinapsi allo stimolo è potenziata.

A cosa serve?

Permette di incrementare la capacità dell’individuo di controllare volontariamente le funzioni fisiologiche (respiro, battito cardiaco..). Ha come obiettivo il miglioramento e l’incremento delle capacità visive. Viene utilizzato anche per stabilizzare la fissazione eccentrica in paziente con scotomi centrali.

Chi può effettuarlo?

L’unica controindicazione è per chi soffre di epilessia in quanto la fotostimolazione potrebbe scatenare una crisi epilettica, mentre in chi soffre di cefalgia potrebbe stimolare cefalea. Anche in mancanza di problematiche vere e proprie, l’IBIS è utile a chi debba mantenere un livello di prestazione visiva ottimale (piloti di arei, forze dell’ordine, sportivi..) o per coloro che devono sottoporsi ad esami per concorsi nelle forze armate o per il rinnovo della patente od altro. Riscontrano un beneficio anche i videoterminalisti che soffrono di disturbi astenopeici (bruciore agli occhi, mal di testa, dolori cervicali..).

È doloroso o pericoloso?

Il paziente ha un ruolo attivo. Non è una riabilitazione invasiva; insegna ad utilizzare le risorse interne nel raggiungimento dei propri obiettivi Migliora l’efficienza visiva ed ottimizza l’utilizzo degli ausili ottici (occhiali o lac).

Modalità di esecuzione

L’esame viene eseguito in una stanza buia. Il paziente viene posto davanti allo strumento ed invitato ad appoggiare mento e fronte su appositi spazi. Il paziente guarda nello strumento un flicker luminoso.

Lo strumento infatti, invia un raggio luminoso alla retina e la luce riflessa che giunge allo strumento viene trasformata in suono che il paziente deve gestire facendolo diventare continuo e di intensità elevata. Il segnale sonoro rimane continuo solo quando il paziente mantiene la fissazione costante nel punto prescelto. In questo modo si riducono notevolmente i movimenti di ricerca e la fissazione diventa di volta in volta più stabile.

Questo a sua volta favorisce un incremento del visus. Solitamente si effettuano sedute di circa 20-30 min per occhio.

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