Chi può effettuarlo?
L’unica controindicazione è per chi soffre di epilessia in quanto la fotostimolazione potrebbe scatenare una crisi epilettica, mentre in chi soffre di cefalgia potrebbe stimolare cefalea. Anche in mancanza di problematiche vere e proprie, l’IBIS è utile a chi debba mantenere un livello di prestazione visiva ottimale (piloti di arei, forze dell’ordine, sportivi..) o per coloro che devono sottoporsi ad esami per concorsi nelle forze armate o per il rinnovo della patente od altro. Riscontrano un beneficio anche i videoterminalisti che soffrono di disturbi astenopeici (bruciore agli occhi, mal di testa, dolori cervicali..).
È doloroso o pericoloso?
Il paziente ha un ruolo attivo. Non è una riabilitazione invasiva; insegna ad utilizzare le risorse interne nel raggiungimento dei propri obiettivi Migliora l’efficienza visiva ed ottimizza l’utilizzo degli ausili ottici (occhiali o lac).
Modalità di esecuzione
L’esame viene eseguito in una stanza buia. Il paziente viene posto davanti allo strumento ed invitato ad appoggiare mento e fronte su appositi spazi. Il paziente guarda nello strumento un flicker luminoso.
Lo strumento infatti, invia un raggio luminoso alla retina e la luce riflessa che giunge allo strumento viene trasformata in suono che il paziente deve gestire facendolo diventare continuo e di intensità elevata. Il segnale sonoro rimane continuo solo quando il paziente mantiene la fissazione costante nel punto prescelto. In questo modo si riducono notevolmente i movimenti di ricerca e la fissazione diventa di volta in volta più stabile.
Questo a sua volta favorisce un incremento del visus. Solitamente si effettuano sedute di circa 20-30 min per occhio.